La città di Deruta
Arte, Cultura, Ambiente…tra i Borghi più belli d’Italia.
Il nome nasce come variante di “Diruta”, cioè “rovinata”, in riferimento alla fuga dei perugini dalla loro città, incendiata da Ottaviano nel 40 a.C. durante la guerra civile che lo vide opporsi a Lucio Antonio. Gli abitanti della città distrutta, “diruta”, si stabilirono sul colle dell’odierna Deruta, che prese il nome di “Perugia Vecchia”.
Pochi chilometri a sud di Perugia si incontra l’antica cittadina di circa diecimila abitanti le cui probabili origini sono di epoca romana, ma che ebbe nel medioevo un ruolo importante, come dimostra il suo centro storico e le sue fortificazioni. La cittadina umbra sorge su una collina, ai piedi di un sistema di rilievi coperti da una fitta macchia mediterranea, naturale divisione tra l’ampia e fertile pianura del Tevere e parte della Valle Umbra. Il piccolo borgo antico che compone il centro storico è infatti a ridosso delle mura ed è raggiungibile oltrepassando le tre porte Sant’Angelo, Perugina e Tuderte; al centro svettano le due torri civiche ed il campanile dell’antica chiesa di San Francesco.
Nel corso di una sosta a Deruta, passeggiando nella tranquillità del suo bellissimo centro storico, si possono incontrare fornaci cinquecentesche per la cottura dei manufatti ed è impossibile non sostare nelle botteghe e fabbriche di maioliche artistiche.
In pieno centro c’è “Largo S. Francesco” con il millenario complesso francescano, con il convento e la bella chiesa dalla facciata in pietra arenaria, il portale ogivale e l’elegante rosone in pietra bianca e dorata. Notevoli anche la chiesa di Sant’Antonio Abate con affreschi quattrocenteschi ed il Santuario della Madonna dei Bagni, appena fuori il paese, con oltre 600 ex voto in maiolica commissionati dai paesani per ringraziare la Madonna per qualche grazia ricevuta. Il trecentesco Palazzo dei Consoli, sede del municipio, al cui interno si trova anche la pinacoteca comunale, restaurato nel XVIII secolo lasciando inalterate le bifore ogivali che, con il portale, abbelliscono la facciata, contiene anche reperti archeologici romani e medievali. Nei pressi della Porta Tuderte, detta anche Porta del Borgo, vi sono i resti dell’Ospedale di San Giacomo, un antico ospedale quattrocentesco, un’autentica rarità per l’epoca.
I derutesi non dimenticano certamente la fortuna ed il benessere che la ceramica ha portato nelle loro case, tanto che ogni anno organizzano a fine novembre, la Festa dei Ceramisti, in occasione dei festeggiamenti per Santa Caterina d’Alessandria, patrona dei ceramisti e San Simplicio, patrono della città. Da vedere, nel centro storico, la Porta San Michele Arcangelo ai cui lati vi sono tracce dell’antica cinta muraria. Superata la porta, sono visibili testimonianze di alcune fornaci e la piazzetta Biordo Michelotti, su cui si affaccia la chiesa di San Michele Arcangelo con facciata romano-gotica. Dietro la fontana, a pianta poligonale, realizzata dai quinqueviri del Comune nel 1848, si apre piazza dei Consoli con il Palazzo comunale, sede della Pinacoteca, dove si trova un’importante raccolta di dipinti provenienti dalle chiese di San Francesco, Sant’Antonio dei Defunti di Ripabianca e dall’ospedale di San Giacomo e una parte della ricca collezione di Lione Pascoli. Si possono ammirare, tra gli altri, dipinti del Perugino e dell’Alunno. Davanti al palazzo comunale si erge la chiesa di San Francesco, in stile gotico, e attiguo, l’ex convento fondato nel 1008 dai monaci benedettini e ceduto poi ai francescani, che dal 1998 ospita il Museo Regionale della Ceramica, dove si possono ammirare magnifiche opere in ceramica realizzate tra il periodo arcaico e i giorni nostri. Da vedere anche la chiesa di Sant’Angelo con facciata romano-gotica, la chiesa di Sant’Antonio Abate, che conserva significativi affreschi di Bartolomeo e Gian Battista Caporali e la piccola chiesa della Madonna del Divino Amore, oggi nota col nome di Madonna della Cerasa. Lungo la via Tiberina merita una visita la piccola chiesa della Madonna delle Piagge del 1601, la cui facciata è ornata da una bella maiolica, vicino alla quale è visitabile l’interessante Museo di maioliche.
Nei dintorni da vedere il Santuario della Madonna dei Bagni (XVII secolo), con una straordinaria collezione di ex voto popolari di ringraziamento alla Madonna, dipinti negli ultimi quattro secoli su mattonelle di ceramica, il Castello di San Nicolò di Celle, Castellone e i resti del Castello di Casilina.